Parco Nazionale d' Abruzzo Lazio e Molise
Percorrendo i sentieri del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è facile imbattersi nei camosci, cervi, caprioli o avvistare un'aquila reale, il lupo appenninico, l'orso marsicano, la lince, il gatto selvatico; numerose sono le specie vegetali endemiche come l'Iris marsicano, la Scarpetta di Venere e il Pino Nero di Villetta Barrea. Gli habitat sono vari e vanno dalle steppe di alta quota ai folti boschi di faggi e aceri, dalle zone umide dei laghi ai torrenti che solcano le profonde valli.
Viaggio nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, uno dei più estesi d'Italia, con una ricca galleria di immagini riprese nelle quattro stagioni. Grande è la varietà e la ricchezza naturalistica e geologica delle catene montuose comprese nel territorio del Parco: i Monti della Laga, le Montagne Gemelle e la catena del Gran Sasso che vanta i primati della vetta più alta dell'Appennino con i 2912 mt del Corno Grande e l'unico ghiacciaio dell'Appennino e il più meridionale d'Europa, il Calderone.
Plinio il Vecchio la definì “Padre dei Monti” nella sua “Naturalis Historia”, Francesco Petrarca, per la spiritualità dei numerosi luoghi di culto, la descrisse come Domus Christi ma per gli Abruzzesi la Majella è la “Montagna Madre”.
In questa pagina alcune immagini per raccontare la straordinaria diversità ambientale di questo Parco Nazionale dove la Natura si fonde in modo unico con la Cultura.
Il lago di Campotosto, il bacino più esteso d'Abruzzo, fu realizzato nella prima metà del secolo scorso con la costruzione di tre dighe, due in terra battuta e la terza in cemento armato che sbarra il Rio Fucino e alimenta le centrali in basso nella valle del fiume Vomano.
Il bacino si estende ai piedi dei magici Monti della Laga, un'isola di marne e arenaria nel mare di rocce carbonatiche tipiche dei massicci dell'Appennino centrale.