Il lago di Campotosto, il bacino più esteso d'Abruzzo, fu realizzato nella prima metà del secolo scorso con la costruzione di tre dighe, due in terra battuta e la terza in cemento armato che sbarra il Rio Fucino e alimenta le centrali in basso nella valle del fiume Vomano.
Il bacino si estende ai piedi dei magici Monti della Laga, un'isola di marne e arenaria nel mare di rocce carbonatiche tipiche dei massicci dell'Appennino centrale.
Un bacino lacustre esisteva già in epoca glaciale con la forma a V simile all'attuale. Al ritiro dei ghiacci rimase l'alveo del Rio Fucino e vasti depositi di torba. In anni più vicini a noi questa immensa torbiera fu sfruttata per fornire combustibile alle industrie locali. L'inondazione dell'invaso pose fine alle attività estrattive creando questo gioiello incastonato fra le montagne del Gran Sasso e i Monti della Laga riconvertendo la zona a una vocazione turistica.
Dal 1984 è una Riserva Naturale Statale e dal 1991 è parte integrante del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
All'altitudine di oltre i 1300 mt, il lago è percorso da un vento costante e teso molto apprezzato dai numerosi appassionati di windsurf che frequentano queste acque d'estate; canoa, bicicletta ed escursionismo completano le attività praticabili dal turista sportivo.
La peculiare natura del territorio ha favorito la presenza di boschi di faggio e castagni uniti ai maestosi salici che costeggiano le rive.
L'ecosistema ben conservato favorisce la sosta degli uccelli migratori che incontrano il lago nella loro rotta, qui trovano rifugio nella ricca vegetazione che ricopre le rive.
Spesso d'inverno, la superficie del bacino gela e la zona si anima di fotografi che qui trovano facile ispirazione grazie alle condizioni meteo sempre mutevoli e drammatiche, le albe spettacolari sulla catena del Gran Sasso si riflettono sulle lastre di ghiaccio a formare sinfonie di colori indimenticabili. Nell'inverno 2013\2014, da parecchi anni a questa parte, la superficie del lago non è ghiacciata, forse una testimonianza del “riscaldamento globale”?
Torneremo di nuovo per assistere e fotografare questo spettacolo unico.