Una piccola cappella, travestita da Monumento ai Caduti, custodisce un tesoro dipinto da Andrea De Litio , il pittore abruzzese che “... pensa in gotico e dipinge in stile rinascimentale...”, come lo ha definito lo storico d'arte Cesare Brandi.
La tipologia della Cona è quella tipica delle cappelle campestri, adesso sorge isolata nel traffico di un incrocio di Isola del Gran Sasso.
All'esterno, sopra l'arco che oggi contorna un Monumento ai Caduti, è dipinta una pregevole “Annunciazione” con l'Angelo benedicente sulla sinistra e la Madonna a destra. Attraverso una porticina si accede nell'angustio spazio interno; subito di fronte un interessante tabernacolo in pietra, datato 1500 nella iscrizione in basso, decorato con bugnature e fregi in stile Rinascimentale.
A sinistra, sulla parete di fondo, sopra un semplice altare in pietra, si stendono i resti di una “Sacra conversazione” raffigurante una “Madonna con Bambino” fra “San Sebastiano” e “San Rocco”. Altre figure affiorano debolmente fra le ingiurie del tempo, forse gli aguzzini e gli arcieri che martirizzano San Sebastiano.
La raffigurazione dei Santi Rocco e Sebastiano fa supporre che la cappella fu edificata come ex-voto dopo una pestilenza (contra pestem).